Alla Camera di Commercio Pistoia-Prato si fanno piccoli passi insieme. Imprese, politica e parti sociali: quando si incontrano non può che uscirne un dibattito ricco di spunti.
L’occasione è data dal Convegno “Toscana: un isolamento da interrompere ora – Le infrastrutture strategiche per collegarci al mondo” promosso dall’onorevole Erica Mazzetti il 20 febbraio. Occasione preziosa per stimolare la migliore progettualità tra le parti coinvolgendo alcune delle figure più qualificate che con grande entusiasmo hanno accolto l’invito. Oltre all’On. Erica Mazzetti – Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, presenti l’Avv. Amedeo Teti – Presidente Ass. Log-I-Co, Claudio Torchia – Direttore Generale Samag Holding Logistics e Giuseppe Rizzi – Segretario Generale Fermerci.
Claudio Torchia ha concentrato il suo intervento sull’esperienza di Samag H.L. sul territorio toscano, dove possiede magazzini di proprietà ed opera nel trasporto pesante con le principali insegne della GDO. È stato fatto un focus anche sull’operazione appena chiusa dalla controllata Air Ocean Cargo, diventata unico operatore portuale del Porto di Arbatax, che potrebbe portare benefici sul porto di Livorno, quarto porto italiano per tonnellate di merce movimentata.
Livorno è un porto multipurpose che nel panorama nazionale occupa un ruolo di assoluto rilievo ma che soffre di un problema strutturale o meglio infrastrutturale: i collegamenti logistici (ovvero tutti quei collegamenti necessari per consegnare la merce verso la destinazione finale). E un territorio è logisticamente competitivo se è connesso.
Ultimo miglio, nodo fondamentale per la crescita del Paese
In questo scenario incide moltissimo la consegna degli acquisti online che, se non ottimizzata, pesa sulla congestione delle città e dell’intera comunità. “Vanno messe in pratica soluzioni per migliorare la sostenibilità del trasporto e della logistica legata all’e-Commerce sotto diversi profili, dalla gestione delle infrastrutture ad una maggiore diffusione dell’elettrico”. Su questo tema, devono essere individuate politiche a livello nazionale.
E vanno individuate politiche adeguate anche per quanto riguarda la carenza autisti. “In Italia all’appello ne mancano circa 20.000 considerando anche il trasporto pubblico”.
Intanto va valorizzato il lavoro intrapreso da realtà innovative che si stanno auto-organizzando per fronteggiare la situazione. “Molte aziende stanno mettendo i giovani in condizione di accedere ad una formazione dedicata anche attraverso ‘Academy’ per valorizzare il know how aziendale e costruire un ponte tra generazioni di operatori” – ha puntualizzato Claudio Torchia data l’imprescindibile necessità di adottare un approccio integrato e multidisciplinare.
Numerosi gli interventi focalizzati sull’urgenza di ripartire dal territorio mettendo in campo un’azione di sistema che non lasci indietro nessun settore o fascia della popolazione, suo malgrado costretta a subire l’impoverimento del tessuto economico e sociale con conseguente perdita dei posti di lavoro perché le aziende migrano verso regioni più competitive. Dati alla mano.
Il sistema produttivo della Toscana al 2022
Il Rapporto “La fotografia del sistema produttivo regionale dai dati 2022 del Registro Imprese”, diffusi dall’Ufficio regionale di statistica della Regione Toscana, parla di 405 mila imprese toscane registrate negli archivi delle Camere di Commercio, al 31 dicembre 2022: ovvero i numeri più bassi registrati negli ultimi 13 anni. Scende a meno di 22 mila il numero di nuove iscritte e sale a quasi 25 mila quello delle cancellate. Pisa e Pistoia sono le province in cui le cancellazioni totali sono meno compensate dalle nuove iscrizioni.
La competitività. Come si “misura”?
Ecco, qual è uno dei suoi indicatori più rappresentativi?
“La competitività non può prescindere da un’ottimizzazione delle infrastrutture. Un’insufficiente dotazione di infrastrutture e servizi annessi e connessi è uno dei principali deficit per lo sviluppo delle attività economiche”. Torchia sostiene la necessità di riavviare lo sviluppo del territorio partendo proprio dalle infrastrutture. “La crescita economica non può prescindere da uno sviluppo armonico dei trasporti. Infrastrutture e reti multimodali possono giocare un ruolo cruciale nella trasformazione del sistema sociale e produttivo nonché per sviluppare occupazione”.
Negli interventi che si sono succeduti si è parlato di Ferro Bonus regionale per incentivare il trasporto da gomma a rotaia in modo da tamponare le carenze infrastrutturali della regione, delle difficoltà nella gestione quotidiana multicompetente di chi si occupa del trasporto eccezionale dovendosi confrontare quotidianamente nell’operatività con i vari enti, del trasporto sostenibile su strada per far crescere le aziende di trasporto toscane.
Ma quali infrastrutture e con quali finanziamenti?
L’avvocato Teti, Presidente Ass. Log-I-Co che ricopre anche il ruolo di Direttore Generale del Ministero del Made in Italy, ha ribadito l’urgenza di fare rete tra sistema pubblico e privato, partendo dal censimento delle opere infrastrutturali e delle risorse economiche disponibili, che vede il necessario coinvolgimento della regione e l’utilizzo dei fondi del PNRR.
Infrastrutture per una mobilità sostenibile è proprio una delle sei missioni in cui è suddiviso il PNRR. Il Piano dimostra che bisogna portare la politica a diretto contatto con le imprese poiché le aziende presenti sul territorio sono il volano dell’evoluzione economica di una nazione, determinano il suo peso nei mercati internazionali e la relativa importanza politica. Temi cari a Log-I-Co, l’Associazione che si fa portavoce dei settori della logistica, dell’industria e del commercio, di cui facciamo parte.
A margine, un altro dato da considerare è l’età media delle infrastrutture di trasporto italiane, sui cui è necessario investire intanto per assicurarne l’efficienza e la sicurezza nel presente e aumentarne la vita utile per il futuro.
